Quali spese ricoprono?

I finanziamenti a fondo perduto, come noto, sono particolari contributi (spesso in conto capitale, o a tasso di interesse molto agevolato rispetto a quanto applicato ordinariamente all’interno del mercato bancario nazionale) che l’impresa beneficiaria potrà utilizzare per perseguire specifiche e predeterminate attività, di norma compatibili con l’esigenza di prima crescita o di consolidato sviluppo sul territorio. I finanziamenti a fondo perduto, per tale motivo, vengono frequentemente rivolti dall’ente pubblico erogante in favore di imprese particolarmente svantaggiate, o perché di recente costituzione (start up) e quindi prive del patrimonio e delle caratteristiche finanziarie utili per poter perseguire con convinzione la strada di sviluppo sopra sottolineata, o perché appartenenti a aree territoriali non floride. In ogni caso, la finalità dei finanziamenti a fondo perduto è ben specificata, in maniera univoca, all’interno del bando di gara, ovvero del regolamento che disciplina la partecipazione al bando stesso. A titolo di esempio, ricordiamo come i finanziamenti a fondo perduto possano essere in grado di coprire spese strutturali e infrastrutturali, come quelle legate all’acquisizione di immobilizzazioni immateriali e materiali: acquisto di macchinari, di software, brevetti e marchi, o ancora organizzazione di corsi di formazione o ottenimento di certificazioni, sono solamente alcune delle tante finalità contemplate dai finanziamenti a fondo perduto attualmente in essere, a disposizione per le piccole e medie imprese italiane.