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Contributi a fondo perduto, come calcolare quanto ricevere da Invitalia

Come noto, Invitalia è l’agenzia che si occupa di gestire i finanziamenti a fondo perduto e le agevolazioni statali per le nuove attività di impresa (e non solo). Tra le iniziative che Invitalia propone nei confronti dei potenziali neo imprenditori, parrticolarmente importante è quella relativa al c.d. “autoimpiego” per i lavoratori autonomi. Ma quanto è possibile ottenere da Invitalia? E quale è la quota di contributi a fondo perduto, e quella a finanziamento agevolato?

Contributi a fondo perduto

Cominciamo con il rispondere alle domande di cui sopra premettendo che le agevolazioni previste da Invitalia sono principalmente di due tipi: le agevolazioni finanziarie per gli investimenti e per il primo anno di gestione, e i servizi di sostegno per la fase di realizzazione e di avvio dell’iniziativa.

A loro volta, le agevolazioni finanziarie concedibili sono rappresentata da un contributo a fondo perduto per la fase di gestione, e a un contributo a fondo perduto e a un finanziamento a tasso di interesse agevolato – pari al 100% degli investimenti ammissibili – per gli stessi investimenti.

Per quanto attiene il finanziamento a tasso di interesse agevolato, lo stesso potrà arrivare fino al 50% del totale delle agevolazioni concedibili, fino all’importo di 15.494 euro. Il tasso di interesse applicato a tale finanziamento agevolato sarà pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento, con un piano di ammortamento che dovrà essere pari a cinque anni, mediante rimborso in rate trimestrali costanti posticipate.

Il contributo a fondo perduto per gli investimenti sarà pari alla differenza tra gli investimenti ritenuti ammissibili, e l’importo del finanziamento a tasso di interesse agevolato. Infine, il contributo a fondo perduto per le spese di gestione relative al primo anno, non potrà superare l’ammontare di 5.164,57 euro.

Contributi a fondo perduto

Tutto chiaro? Probabilmente no, visto e considerato l’elenco di numeri di cui sopra potrebbe mandare in confusione anche il più attento pianificatore. Con un esempio, tuttavia, è possibile ricordare che in caso di un’iniziativa imprenditoriale che abbia un investimento di 25 mila euro e spese di gestione per 10 mila euro, sarà possibile ottenere un contributo a fondo perduto per la gestione pari al limite di 5.164,57 (essendo le spese di gestione, pari a 10 mila euro, superiori al limite sopra esposto), mentre a titolo di contributo a fondo perduto per gli investimenti si potrà ottenere un bonus di 9.917,72 euro; il finanziamento a tasso di interesse agevolato sarà in questo caso pari alla sommatoria delle agevolazioni ottenibili a fondo perduto, ovvero a 15.082,29 euro.

Al fine di conferire una ulteriore e maggiore chiarezza, ricordiamo che le spese di investimento giudicate ammissibili sono quelle relative alle attrezzature, ai macchinari, agli impianti e agli allacciamenti, ai beni immatoriali ad utilità pluriennale, alla ristrutturazione di immobili (entro il limite massimo del 10%) del valore degli investimenti. Le spese di gestione ritenute ammissibili sono invece quelle del materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonchè altri costi inerenti il processo produttivo, le utenze, i canoni di locazione di beni immobili, gli oneri finanziari (ad esclusione degli interessi del mutuo agevolato, la prestazione di garanzie assicurative sui beni finanziati).

1 commento su “Contributi a fondo perduto, come calcolare quanto ricevere da Invitalia”

  1. come posso ottenere un contributo a fondo perduto per l’allestimento di una cucina industriale nel mio punto vendita gia esistente

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