Liberi professionisti: nuova incredibile possibilità di accedere ai fondi strutturali UE
di Redazione
09/06/2016
Dopo la lunga congiuntura economica negativa che attanaglia il nostro paese dal lontano 2008 e che ha causato la perdita di migliaia di posti di lavoro, l’Italia lentamente sta cercando di rimettersi in piedi, ma la ripresa può e deve partire anche dall’iniziativa del singolo, che può decidere di investire nel proprio futuro puntando su di sé e sulle proprie competenze. Una novità importante per tutti i liberi professionisti viene direttamente dal Senato: a seguito delle Raccomandazioni Europee, un emendamento approvato appunto al Senato, della Legge di Stabilità 2016 equipara le libere professioni alle imprese e pertanto, sulla base di questa decisione, i professionisti possono ora accedere, indipendentemente dalla forma giuridica, ai fondi strutturali europei 2014-2020. Nella Legge di Stabilità 2016, il maxi-emendamento prevede nello specifico che i piani operativi POR e POS dei fondi strutturali FSE e FERS in programma fino al 2020, siano estesi anche ai professionisti in quanto equiparati alle PMI. Ed accedere a tali strumenti finanziari significa soprattutto poter accedere in modo facilitato a finanziamenti per l'innovazione, lo sviluppo tecnologico, la competitività. In merito agli obiettivi europei da conseguire entro il 2020, i liberi professionisti ricopriranno un’importanza peculiare, tanto che vi sono tre obiettivi che fanno parte della nuova strategia europea in cui la funzione di questa categoria professionale è fondamentale:
- il 20 % del PIL sviluppato nel settore manifatturiero;
- internazionalizzazione delle imprese;
- aumentare l’efficienza energetica delle nostre imprese per fare in modo che esse siano più competitive.
Oggi quindi partecipare ai bandi per ottenere fondi europei diretti o indiretti, quindi gestiti direttamente dalla UE o assegnati ai Paesi membri, non è più un miraggio. Ad esempio Horizon 2020 e Cosme dispongono rispettivamente di 80 miliardi e 2,3 miliardi di euro, un investimento cospicuo che ha un ruolo di peso nel rilancio economico della zona Euro.
Con una dotazione di circa 80 miliardi di euro allocati su tre pilastri, Horizon 2020 è il più grande Programma mai realizzato dall’Unione europea in materia di ricerca e innovazione, che ha lo scopo di rimodulare la politica europea in materia, rendendola adatta ad affrontare le sfide che emergeranno nei prossimi anni, anche in ambito sociale.
Cosme invece è un programma volto a migliorare la competitività delle impese e in particolare delle piccole e medie imprese (PMI). Il Programma si pone come obiettivi di:
- migliorare l’accesso delle PMI ai finanziamenti sotto forma di capitale proprio e di debito;
- migliorare l’accesso ai mercati, in particolare all’interno dell’UE ma anche a livello mondiale;
- migliorare le condizioni quadro per la competitività e la sostenibilità delle imprese dell’UE, specialmente le PMI;
- promuovere lo spirito imprenditoriale e la cultura dell’imprenditorialità.
- Aver iniziato l’attività professionale da non più di 3 anni, a partire dalla data di apertura di partita IVA in forma individuale;
- Residenza nella regione del bando;
- Svolgimento esclusivamente di un’attività libera e professionale;
- I professionisti non devono far parte di studi associati o di società di professionisti, non devono essere lavoratori dipendenti neanche a part time o a contratto a tempo determinato, pensionati, collaboratori di impresa familiari, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, titolari di impresa individuale o amministratori di società di persone o capitali.
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