La cambiale ipotecaria, in cosa consiste e a che serve?
Avrete tutti certamente sentito parlare di cambiali. Molti di noi hanno avuto a che fare con queste, sia come debitori sia come creditori. In verità era una modalità di pagamento molto in voga una volta; ora un po’ meno, ma è sempre presente.
E’ un modo, in definitiva, per pagare in maniera differita. Un pezzo di carta che contiene una promessa di pagamento con determinate condizioni. Se non ti posso pagare subito, le mie cambiali servono a farti la promessa che determinate cifre le pagherò, magari rateizzate, entro quelle date.
Nel diritto la cambiale si definisce come un titolo di credito, formale e astratto, attribuitivo al legittimo possessore del diritto di ottenere la somma indicata alla scadenza e nel luogo previsti. E’ un titolo di credito all’ordine, ma se c’è la clausola non all’ordine, non può essere girato ad altri.
A regolare e normare questo titolo di credito, c’è la famosa legge cambiaria, l’antico R.D. 1669 del 1933. Altre norme sono contenute nel Codice Civile. Un requisito essenziale della cambiale è la forma; se essa non ricalca le prescrizioni dell’art. 1 della Legge cambiaria, il titolo non è più una cambiale, bensì una mera attestazione di credito, con la conseguenza che ad esso saranno applicate di volta in volta norme diverse da quelle previste dal R.D. citato.
Nella cambiale tipicamente troviamo:
- L’ordine incondizionato di pagare una certa somma
- Il nome, il luogo e la data di nascita, oppure il codice fiscale del trattario, cioè di chi deve pagare
- L’indicazione della scadenza
- L’indicazione del luogo di pagamento
- Il nome di colui al quale o all’ordine del quale deve farsi il pagamento
- Il luogo e la data di sottoscrizione della cambiale
- La firma di chi emette la cambiale, ovvero il traente.
Nella cambiale tratta c’è un ordine di pagamento mediate il quale il traente ordina al trattario di pagare al beneficiario una certa somma. Nel pagherò, ovvero il vaglia cambiario, l’emittente si impegna a pagare al beneficiario la cifra indicata nel titolo.
La cambiale ipotecaria in cosa consiste
La cambiale può essere ipotecaria. In questo caso essa viene garantita da ipoteca. Normalmente questa cambiale viene redatta su moduli cartacei prestampati, cosicché sia agevolmente riconoscibile. La cambiale ipotecaria conferisce al possessore il diritto di rivalersi sul patrimonio ipotecato del debitore, con priorità su ogni altro creditore.
Il possessore o comunque il beneficiario può anche trasferire l’ipoteca ad altri, senza bisogno della registrazione nei registri immobiliari. Nella cambiale ipotecaria il valore dell’ipoteca deve essere superiore a quello del credito, di modo che il creditore sia sufficientemente garantito in caso di inadempienza. Nel caso in cui il debitore non adempia, il creditore può notificargli un atto di precetto. Essendo la cambiale un titolo esecutivo, in caso di ulteriore inadempienza, possono essere pignorati i beni oggetto dell’ipoteca.
La cambiale ipotecaria in verità non è uno strumento molto utilizzato, perché i costi fiscale e delle spese notarili normalmente sono ingenti. Comunque è uno strumento valido nei casi di vendita a rate di beni di un certo valore. In certi casi può essere considerato un valido strumento per pagare se non si vuole ricorrere a un mutuo.
Una volta che il debito è stato estinto, l’ipoteca può essere cancellata, la qual cosa è un’operazione relativamente semplice. Negli ultimi anni lo strumento della cambiale ipotecaria sta prendendo sempre più piede. Il problema principale è quello di una corretta valutazione di tutte le spese che sono alla base. E’ consigliabile in questi casi rivolgersi a un notaio e farsi preparare un preventivo complessivo di ogni spesa da affrontare e delle competenze notarili per le operazioni del caso.