Finanziamenti a fondo perduto over 50: incentivi per rientrare nel mondo del lavoro

In un periodo di crisi come il nostro, in cui il tasso di disoccupazione è molto alto ed è difficilissimo riuscire ad ottenere un contratto a tempo indeterminato, è altrettanto ostico riuscire a rientrare nel mondo del lavoro per chi è stato licenziato o ha perso l’impiego proprio per la congiuntura economica negativa che il nostro paese sta attraversando ormai da troppi anni.

Se da giovani è più facile reinventarsi e reinserirsi, per gli over 50 la situazione si complica molto, anche per colpa di pregiudizi fin troppo diffusi, mentalità retrograda ed incultura aziendale. Per questa classe di età si rileva la difficoltà di reinserimento nel mercato del lavoro, poiché «troppo giovani per la pensione» e, al contempo, «troppo vecchi per ritrovare il lavoro in assenza di politiche efficaci».

Proprio per venire incontro a questa fascia di età, il Governo e l’Unione Europea hanno scelto di destinare specifici fondi per le agevolazioni e i finanziamenti a fondo perduto, in favore degli over 50.

Le iniziative riguardano numerosi settori: dalle attività artigianali a quelle professionali, dal commercio per la vendita di prodotti alimentari alle attività che si occupano di commercio ambulante ed e-commerce.

Finanziamenti a fondo perduto over 50

Una delle soluzioni possibili è chiaramente quella offerta dai finanziamenti esterni, promossi da enti pubblici (Unione europea, Stato, Regioni, Province, Comuni) o da enti privati quali banche, camere di commercio, fondazioni, ecc. ai quali è possibile accedere attraverso bandi, avvisi pubblici e manifestazioni di interesse, ma le opportunità sono veramente molteplici.

Per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro e ridurre il rischio di disoccupazione di lungo periodo, la legge n. 92/2012 ha introdotto un incentivo consistente nella riduzione del 50% della quota contributiva a carico del datore di lavoro in caso di assunzione di lavoratori ultra cinquantenni e disoccupati da almeno dodici mesi con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato.

Azioni in questo campo sono state finanziate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e affidate ad Italia Lavoro quale ad esempio il progetto Manager to work nato nell’ambito dell’Azione di sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012-2014. Il progetto rappresenta una nuova edizione di una precedente iniziativa terminata nel 2011, Manager over 50, finalizzata all’inserimento occupazionale di dirigenti over 50 disoccupati.

In aggiunta agli incentivi economici disciplinati a livello nazionale, anche le Regioni hanno sviluppato politiche del lavoro e incentivi alle assunzioni per i lavoratori over 50. Purtroppo però non tutte le regioni offrono le stesse chance: da una mappatura effettuata, è emerso che in 4 regioni su 20 esistono soltanto incentivi generici che indirettamente riguardano anche gli over 50. In 8 regioni sono presenti incentivi mirati alla categoria di lavoratori osservata e in altre 8 regioni sono invece assenti incentivi specifici oppure sono scaduti. La maggior parte dei sostegni dedicati agli over 50 sono di tipo economico mentre i rimanenti si dividono in azioni integrate o in azioni strettamente formative.

Gli italiani poi over 50 anni che, a seguito della perdita del proprio lavoro a causa della crisi economica, hanno deciso di avviare un’attività d’impresa in proprio, sono in numero sempre maggiori, e diversi incentivi sono rivolti anche a loro.

A livello normativo, in Italia la legge che agevola l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, non solo per gli over 50, ma per tutti coloro che intendono procedere all’apertura di un’attività imprenditoriale è il Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185.

La legge, la cui gestione è affidata a Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa), prevede la concessione di agevolazioni finanziarie, intese come contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: lavoro autonomo (in forma di ditta individuale), con investimenti complessivi previsti fino a € 25.823; microimpresa (in forma di società), con investimenti complessivi previsti fino € 129.114; franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia, nonché attività di formazione e qualificazione dei profili imprenditoriali, funzionali alla realizzazione del progetto presentato.

Ricordiamo che i finanziamenti a fondo perduto sono tipicamente concessi per sostenere la nascita ed il consolidamento di imprese e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali, con particolare riferimento a specifiche zone geografiche e aree territoriali. Mentre i finanziamenti a fondo perduto non richiedono la restituzione del capitale concesso il prestito, né la corresponsione degli interessi all’ente erogatore, i finanziamenti a tasso agevolato consistono generalmente in prestiti caratterizzati da tassi di interesse ridotti e più vantaggiosi rispetto a quelli di mercato.

Un progetto esemplificativo di quanto appena detto è “Intraprendo” : l’iniziativa della Regione Lombardia prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro per startup innovative, con particolare attenzione a quelle create da giovani sotto i 35 anni e da over 50 usciti dal mondo del lavoro. L’iniziativa prevede un contributo sino all’80% ( dai 25 mila ai 65mila euro per soggetto), del quale il 90% come finanziamento a tasso zero e il 10% a fondo perduto.

Chi desidera partecipare a bandi di finanziamenti a fondo perduto e/o tasso agevolato deve naturalmente presentare all’ente erogatore un progetto articolato, nel rispetto delle condizioni e delle cadenze previste dal bando.

Il progetto potrà prevedere la predisposizione di un business plan con informazioni economiche e finanziarie sull’attività, un marketing plan con indicazioni sulle strategie commerciali, una pianificazione dell’andamento dell’azienda negli anni che seguiranno alla realizzazione del progetto.

I vantaggi di concedere e accedere a tali incentivi sono molteplici per tutti i soggetti in causa: invece di una indennità di disoccupazione o di sostegno, fine a se stessa, il disoccupato over 50 ha la concreta possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, mentre lo Stato, oltre a tutelare la dignità della persona e del lavoratore, si ritroverà una possibile concreta fonte di introiti, come future imposte, per tutte le iniziative che andranno a buon fine, con la creazione di nuove attività in proprio, microimprese e imprese nei più svariati settori.

11 commenti su “Finanziamenti a fondo perduto over 50: incentivi per rientrare nel mondo del lavoro”

  1. angelo giuseppe lamperti

    io disoccupato da 8 anni tra camera di commercio e banche non ho mai risolto nulla sono tutte parole ma poi non si riesce mai ad avere un solo centesimo se nn si anno santi in paradiso

  2. Non sono mai riuscito a prendere un centesimo nei miei60 di vita dallo stato solo chiacchiere e burocrazia in america danno i finanziamenti finche non ai scontato un periodo di tempo il locale è dello stato non pui venderlo ma te li danno i finanzamenti grazie

  3. Tutte fesserie sono un disoccupato over 55 con una figlia di 12 anni disabile al 75 per cento ho partecipato all’iniziativa intraprendo della regione lombardia , diversi messaggi poi piu’ niente ,(solo amaro in bocca)

  4. Tante parole false speranza chiacchiere illusuini ma di vero solo porte chiuse per le donne over 50 senza lavoro o peggio come me che con un contratto a tempo indeterminato di un ora al giorno sono fuori e devo fare la fame perche’sto lavorando

  5. Per lo Stato italiano chi ha la partita IVA è un evasore fiscale a prescindere. E’ un limone da spremere. Se cadi in disgrazia ti mangiano vivo. Non hai diritti ma solo obblighi.
    Invitalia, ed altri Enti simili servono a nulla per non dire altro. Sono deluso e schifato.
    In Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Norvegia, Germania, Francia eccetera eccetera, se non lavori ricevi assistenza ed aiuto dallo Stato. In Italia te la devi vedere da solo, oppure morire. E’ la triste realtà italiana, però soldi e tanti per altri ……… ci sono.

  6. NN VI FATE UN PO SKIFO A LUCRARE SULLA GENTE KE VORREBBE LAVORARE ONESTAMENTE????…. MA tutti questi soldi ke l’Europa ha stanziato x nuove attività, x GLI over 50 ….DOVE SONO ???? GIÀ FINITI..??? O forse è meglio dire ….GIÀ FINITO DI DIVIDERVELI???

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