L’acquisto di un’auto, nuova o usata che essa sia, è sempre un investimento ingente, e non tutti possono o desiderano privarsi di una tal somma, in un’unica volta.
Soprattutto in periodo di crisi però, banche e concessionarie stesse offrono tutta una serie di agevolazioni e di tipologie di pagamenti dilazionati, per avere l’auto dei propri sogni senza privarsi di una buona fetta di liquidità.
Si evince ad esempio dai dati raccolti da Assofin che, su un mercato di 1,3 milioni di auto nuove vendute nel 2013, 441.000 sono state oggetto di finanziamenti per un valore di poco al di sotto dei 5,8 miliardi di Euro. Ma non solo: gli acquisti a tassi promozionali sono passati dal 17 al 37 % a fronte del ribasso relativo agli acquisti a tasso di mercato.
I prestiti auto si rivolgono a chi vuole acquistare un automobile (nuova o usata) o qualsiasi altro tipo di veicolo: con un finanziamento auto si può arrivare a coprire la totalità dell’importo necessario per il veicolo.
Generalmente chi desidera acquistare una nuova auto ha a disposizione due opzioni: la prima è quella di rivolgersi direttamente presso il rivenditore (il concessionario) per l’acquisto rateale del mezzo, mentre la seconda è quella di provvedere autonomamente al prestito e successivamente recarsi dal rivenditore per l’acquisto.
Nel primo caso si tratta di una forma di prestito finalizzato ed il rivenditore (o dealer), che ha stipulato una convenzione con uno o più Istituti finanziari, provvede a canalizzare a questi le richieste di finanziamento aventi per oggetto l’acquisto specifico dei veicoli, avanzate dai suoi clienti. Nella gran parte dei casi il rivenditore riceve anche una provvigione dall’Istituto finanziario per l’attività di procacciamento svolta. In caso di approvazione, la somma finanziata viene versata dall’Istituto erogante direttamente al convenzionato: il rivenditore si impegna a consegnare il veicolo, mentre il cliente a rimborsare le rate all’ente finanziatore.
In linea generale, il cliente che sceglie di acquistare l’auto con il prestito auto convenzionato con la concessionaria ha delle agevolazioni sul tasso di interesse ma anche sull’importo della rata mensile. Sul mercato si trovano facilmente delle proposte da 100-150 euro al mese, che permettono anche a chi ha ridotte possibilità economiche (o altri finanziamenti in corso) di acquistare l’auto che desidera.
Se il pagamento rateizzato di un’automobile è la soluzione ordinaria e preferita dagli italiani per regalarsi un’auto, bisogna però fare molta attenzione al tipo di tasso che verrà applicato al finanziamento.
Il Tasso zero è un tipo di finanziamento che prevede un interesse nominale, il c.d. Tan, pari a zero (in alcuni casi l’interesse effettivo può riferirsi al Taeg). Le spese d’istruttoria sono addebitate al richiedente. La formula del tasso zero risulta conveniente per tutti i consumatori, soprattutto quando il Taeg sia pari o non supera il 3%.
Se un cliente, quindi, richiede un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 60 mesi, quello che avrà corrisposto all’estinzione del prestito saranno quindi 10.000 euro. Nel finanziamento a tasso zero non ci sono infatti interessi da corrispondere, che nella maggior parte dei casi vengono ammortizzati dai venditori.
Il Tasso variabile invece, cambia in base all’importo erogato o alla durata del finanziamento. Il Tasso variabile è comunque inferiore a quello di mercato e consente di avere più possibilità di scelta tra l’importo richiesto e la durata stessa del finanziamento.
Esiste poi la possibilità di richiedere un tasso agevolato: si tratta di prestiti concessi a tassi agevolati rispetto a quelli di mercato attuati attraverso specifiche leggi regionali, statali o comunitarie che stabiliscono le condizioni necessarie per poter ottenere i finanziamenti, le modalità da seguire per richiederli e le loro caratteristiche tecniche.
Esiste invece una modalità di finanziamento ideale per i soggetti con contratto a tempo indeterminato ma soprattutto per i protestai o coloro che sono stati inseriti nella lista dei cattivi pagatori: il prestito auto con cessione del quinto.
La Cessione del Quinto, tra le più antiche e diffuse forme di credito al consumo, disciplinata dal DPR 5/1/1950 n. 180 e dal successivo Regolamento attuativo, si basa sulla facoltà dei dipendenti Statali, Parastatali, degli Enti Locali e delle grandi Aziende, titolari di uno stipendio fisso e continuativo, di ottenere un finanziamento, concordando di restituirlo con una trattenuta diretta sulla retribuzione.
Con questa modalità di finanziamento e restituzione del capitale, la rata mensile, che non deve mai superare 1/5 dello stipendio al netto, viene detratta direttamente dallo stipendio da parte del datore di lavoro: le retribuzione mensile è percepita al netto di tale trattenuta senza preoccuparsi del pagamento di bollettini postali o dell’esecuzione di bonifici bancari. Nella tipologia di prestito con cessione del quinto, gli Istituti bancari sono solitamente più propensi a concedere un prestito in quanto sicuri della regolare restituzione del capitale tramite il datore di lavoro, che preleva direttamente la somma dovuta dalla retribuzione mensile.
Non si può certo dire che ottenere un finanziamento per acquistare un’automobile, senza avere un contratto a tempo indeterminato e quindi una busta paga, sia un’impresa facile ma con la soluzione di prestito auto senza busta paga la situazione cambia.
Alcuni esempi di prestiti senza busta paga sono: i prestiti a casalinghe, i prestiti senza garanzie, i prestiti senza reddito e i prestiti a disoccupati. Ciascuna tipologia ha le proprie caratteristiche, adattate al profilo del richiedente.
Per ottenere il prestito auto senza busta paga è necessario possedere delle garanzie alternative, che sostituiscono la regolare retribuzione mensile certificata. Le tipologie di garanzie utilizzabili per la richiesta del finanziamento sono:
- dichiarazione del reddito valevole per i lavoratori autonomi come artigiani, commercianti e imprenditori;
- reddito dimostrabile certificato con il CUD;
- versamenti regolari sul proprio conto corrente (attività lavorativa);
- un immobile di proprietà sul quale apporre ipoteca;
- entrata mensile tramite un canone di affitto;
- conto corrente con cointestatario con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
- garante.
Per chi non vuole avere a che fare con assicurazione e bollo auto, o per chi preferisce decidere nel tempo se acquistare o meno un veicolo, potrebbero risultare convenienti infine le soluzioni offerte dai contratti di noleggio o di leasing.
Il prestito auto con Leasing è una “forma di finanziamento con canone” che prevede un contratto in base al quale una società finanziaria acquista l’auto in oggetto e cede il suo uso ad un’azienda per un periodo di tempo stabilito. L’azienda corrisponde una somma stabilita in sede di contratto che costituisce un canone: al termine del periodo di locazione l’azienda utilizzatrice dell’auto vettura ha la possibilità di diventare proprietaria del bene versando “il riscatto”, ovvero la somma stabilita, sempre in fase di sottoscrizione del contratto di prestito auto con Leasing.
Tra i pro dell’operazione di leasing si segnalano: accessibilità e flessibilità, data da condizioni contrattuali modulabili sulle esigenze del cliente; copertura dal rischio di obsolescenza; velocità e semplicità rispetto all’acquisto.
Tra i contro, invece, rientrano: il costo del bene, soggetto a Iva; il fatto che il bene rimanga di proprietà della società di leasing fino al riscatto e quindi non compaia in bilancio tra le immobilizzazioni con eccezione delle società che compilano il bilancio; il fatto che le società di leasing chiedono a loro volta prestiti ad istituti bancari.
Per il locatore, inoltre, è della massima importanza valutare bene il rischio dell’operazione, considerando la congruità di prezzo del bene in relazione alle sue caratteristiche di utilizzo e di profitto produttivo, la sua recuperabilità, la sua ri-collocabilità sul mercato, il suo valore in caso di rientro anticipato dovuto ad insolvenza dell’utilizzatore e la sua rispondenza alle normative antinfortunistiche.