Finanziamenti cosa succede in caso di morte
di Redazione
24/04/2017
Che si debba acquistare una casa o un’auto, si voglia aprire una start up o rinnovare la propria impresa, sposare un figlio o concedersi un lusso agognato da tempo, si può ricorrere a prestiti e finanziamenti: a tasso zero o agevolato, a fondo perduto o per favorire le fasce più debole, sono una miriade le tipologie di finanziamenti possibili, a cui ricorrere a seconda delle proprie necessità e dei requisiti che si possiedono.
Certamente non è sempre semplicissimo ottenerli, e banche e finanziarie chiedono garanzie soventi non trascurabili, ma una volta ottenuto il denaro, cosa succede se purtroppo sopraggiunge improvvisamente la morte del beneficiario del finanziamento?
Nella maggior parte dei casi, all’atto di stipulazione del prestito, vengono stipulate delle coperture assicurative, che servono a tutelare la banca o la società finanziaria dal rischio d’insolvenza del cliente, e a garantire il titolare del prestito nel caso non fosse in grado di sostenere la rata.
Le coperture assicurative che è possibile associare ai prestiti sono di due tipi: le polizze a copertura del credito, dette anche Cpi (Credit Protection Insurance) e le polizze accessorie.
In caso di decesso, con una di queste polizze sottoscritta, l'assicurazione provvede a rimborsare la banca. Nel momento in cui si verifica questa situazione, l'assicurazione Cpi provvede all’estinzione completa e anticipata del prestito.
L'assicurazione sul prestito è obbligatoria per legge però solo nel caso dei prestiti con cessione del quinto. Per questo tipo di finanziamento, in cui la rata mensile viene rimborsata tramite trattenuta di non oltre il 20% della busta paga o della pensione, è richiesta una polizza assicurativa obbligatoria contro il rischio vita e il rischio impiego. Naturalmente il suo costo deve essere incluso nel calcolo del Taeg (Tasso annuo effettivo globale), il valore percentuale che indica il costo complessivo del finanziamento e che permette di confrontare rapidamente diversi preventivi di prestito. Il pagamento della polizza Cpi può avvenire sia in un'unica soluzione, all'inizio del finanziamento, sia a rate, con una quota mensile che va a sommarsi alla rata del prestito.
All'atto della stipula del contratto, l'assicurato sottoscrive una semplice autocertificazione sul proprio stato di salute. Se però il montante del prestito richiesto supera un determinato limite (attualmente circa 50.000€) oppure se l'età del richiedente è avanzata allora l'assicurazione può richiedere la compilazione di un certificato dettagliato (RVM) da parte del medico dell'assicurato.
Attenzione, però, esistono casi in cui l’assicurazione non copre il rischio morte, e questi sono:
- Suicidio dell'assicurato nei primi 24 mesi dalla data di stipula
- Quando risultino importanti elementi di rischio clinico(ad esempio malattie gravi, tumori ecc.) che erano stati sottaciuti nell'autocertificazione al momento della stipula
- Nel caso di partecipazione dell'assicurato a eventi dolosi che ne hanno causato la morte
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